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Itinerario n. 13 - Gornate Olona-Caronno Vaersino
Questo torrente ha le sue sorgenti in prossimità di cascina Caronaccio nel Comune di Morazzone e prosegue segnando il confine tra Gornate Olona e Caronno Varesino.
In questo primo tratto il torrente riceve le acque di scolo degli stagni Gerbo e Pollo e i suoi primi affluenti: i torrenti Verzella, Rio Stribiana, Rio della Costa, Riale Madonnetta (emissario del Laghetto Madonnetta) e Riale Respiro.
Giunge a Carnago dove riceve l’apporto del torrente Ronchè (o Ronchet) per poi venire assorbito da inghiottitoi che ne infossano le acque sottoterra. Acque che tornano in superficie a valle di Peveranza, frazione di Cairate.
Questo tratto di torrente (le cui acque torneranno in superficie a valle di Peveranza) è chiamato Secca del Tenore ed interessa i comuni di Carnago, Castelseprio e Cairate.
Per il paesaggio completamente diverso da quello del fiume Olona, includo tra gli itinerari la risalita del suo corso. Dalla strada per Rovate, scendere in prossimità del vecchio ponte e camminare verso nord sul letto (quasi sempre asciutto o facilmente guadabile) del Tenore, un alveo pieno di sassi, tortuoso e affiancato da alte coste erose con affioramenti geologici che offrono una visione spettacolare, con la tipica colorazione rosso-mattone del löss. Più frequentemente trascritto come loess (la parola è di origine tedesca) è un tipo di sedimento eolico (originato dal trasporto e dalla deposizione di particelle da parte del vento) molto fine, delle dimensioni del limo (inerte meno grosso delle sabbie, ma più grosso delle argille).
Alzando lo sguardo sopra le ampie curve delle coste erose, si scorgono le sagome dei pini silvestri, spesso con radici messe a nudo dagli smottamenti della costa.
Dopo aver ricevuto le acque del Riale di Peveranza, sfocia a Busto Arsizio, con il torrente Rile (che nasce in località Stribiana Superiore in prossimità della Valle del Campo Lungo, nel comune di Caronno Varesino) nelle vasche di laminazione e spagliamento controllato delle acque.
Dagli anni ottanta una condotta lunga circa 6 km ne permetterà lo svuotamento nel fiume Olona in tempi di grande piena.
Alcuni anni fui molto incuriosita dalla presenza di enormi pioppi neri (ora sostituiti da essenze di maggior pregio) e giovani pianticelle che crescevano e spuntavano nell’incolto di fianco all’attuale Museo del Tessile a Busto Arsizio.
Questi alberi crescono solitamente dove c’è acqua o dove il sottosuolo ne conserva la memoria. Cosa ci facevano in quella zona?
Consultando esperti come l’Arch. Augusto Spada (I fiumi di Busto – Famiglia Bustocca Anno 2004) ed i libri del Dottor Luigi Giavini (Trama e ordito di una città.
Da Busto Arsizio viaggio nella millenaria storia non solo tessile dei fustagni in Lombardia Nomos Edizioni 2006–– Una lacrima di blu Colori, tessuti, imprese: la memoria del lavoro nelle parole di ieri - Nomos Edizioni 2012) appresi dell’esistenza a Busto Arsizio, nel XVII secolo, del torrente “Terrovere” (Tenòre) e del suo ruolo a Busto Arsizio.
Questo torrente proveniva da Via dei Sassi e passava per via Volta (proprio dove i miei pioppi crescevano), prima di giungere in Piazza Santa Maria, dove alimentava una vasca per l'approvvigionamento idrico della popolazione, chiamata appunto Piscina, che funzionò fino a quando il Tenore ebbe una portata costante.
Peccato, la presenza di quei pioppi maestosi avrebbe potuto raccontare un pezzo di storia “naturale” di Busto Arsizio.
a cura di Giuliana Amicucci Dal Piaz
foto di Marino Bianchi, Giuseppe Goglio
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