Informazioni Progetti Itinerari Immagini Appuntamenti News Comuni Associazioni Documenti Contatti
 
Ciclopasseggiando in Valle Olona
Castellanza




Introduzione

La pista ciclopedonale della Valle Olona inizia a Castellanza, nei pressi della vecchia stazione Ferrovie Nord, all'incrocio tra Corso Giacomo Matteotti (S.S.33 del Sempione) e via Piave. Più precisamente, qua si trova il cartello stradale con l'indicazione, dove inizia anche il conteggio chilometrico. Il vero inizio è un centinaio di metri circa  più avanti sulla via Isonzo, segnalato da un cartello della Provincia di Varese, che ha curato la realizzazione. Il contesto è però subito quello della viabilità secondaria, con il passaggio di poche macchine. Da tenere comunque presente che fino a Olgiate Olona, alcuni tratti seguono la viabilità ordinaria ed è quindi necessaria la dovuta attenzione al traffico, per quanto ridotto.

 

Castellanza

Prima di iniziare l'escursione si può  dedicare il giusto tempo alla scoperta della cittadina. Il centro abitato più grande della Valle Olona infatti presenta diverse caratteristiche interessanti. Oltre a trovarsi in posizione strategica, lungo la direttrice del Sempione e relativi collegamenti stradali, autostradali e ferroviari, Castellanza è importante centro nevralgico di questa zona a cavallo tra Varesotto, Alto Milanese, pianura Padana e Valle Olona. Una posizione resa importante per effetto anche della presenza della LIUC, sede universitaria voluta dalla Confindustria locale, e dalle due cliniche ospedaliere al servizio di una vasta area circostante.

Risale al 1361 la prima notizia storica sulle origini di Castellanza. La testimonianza risiede in una pergamena oggi conservata presso l'archivio di Busto Arsizio. Più di recente, nel 1845, sorge uno dei simboli dell'attuale città, il Cotonificio Cantoni, cui seguiranno altre strutture simili, tra cui il Francesco Turati nel 1875, e l'Industria Meccanica Ponti nel 1886, simboli principali del periodo industriale che ha contrassegnato a lungo la vita locale.

Nel 1900 invece, nasce lo stabilimento chimico Ignazio Sales, nel 1928 divenuto Montecatini, la cui eredità è ben visibile poche centinaia di metri oltre al passaggio a livello in disuso, di fianco al cimitero. Castellanza si è ritagliata un piccolo ruolo anche nella storia moderna della grande distribuzione. Qua infatti è stato aperto il primo supermercato della catena Standa-Montedison nel 1971.

Diversi i luoghi di richiamo dal punto di vista storico e artistico. Sede del Municipio è il centrale Palazzo Brambilla in Corso Matteotti. Dall'inizio della ciclabile, si attraversa il vecchio passaggio a livello e si prosegue in direzione Legnano per poche centinaia di metri. Progettato nel 1789, contiene anche importanti opere pittoriche, tra cui il Giuramento di Pontida, realizzata da Giuseppe Castellani.

Di fronte a Palazzo Brambilla, a pochi passi dall'inizio della Pista Ciclopedonale, l'Ex Cotonificio Cantoni, oggi sede dell'Università Carlo Cattaneo LIUC, occupa un ruolo prevalente in città, sia per gli spazi sia per la vita sociale. Fondato nel 1845, il Cotonificio è stato riedificato tra il 1902 e il 1905, suddiviso in due parti. La monumentale filatura con gli edifici circostanti è stata riutilizzata dal 1989, mentre l'ex reparto tessitura, abbandonato nel 1988 resta tuttora in condizioni di avanzato degrado. Basta poi  spostarsi 50 metri sulla sinistra per trovare la Chiesa di San Giulio, in stile romanico-lombardo risalente al 1386. Restaurata in più occasioni, si fa notare grazie a un campanile alto 93 metri.

Imboccando via Rimembranze fino al termine, girando a destra su via Don Luigi Testori  e proseguendo 50 metri si trova sulla sinistra Villa Pomini, più recente, ma non per questo meno rilevante, datata 1919. Le forme architettoniche sono riferibili al tardo ecletticismo sviluppato nella seconda metà dell'Ottocento. Attualmente, una parte di essa ospita la Scuola di musica e accademia di perfezionamento musicale Città di Castellanza.

Ritornando sulla stessa Via Testori, in senso contrario all’arrivo, si gira a sinistra su Via Vittorio Veneto proseguendo fino al termine, a destra per pochi metri e si scende a sinistra lungo via Costalunga, Piazza Soldini, via Bettinelli sulla sinistra in salita e appena in cima sulla destra, incrociando via San Carlo, si trova  il Museo Didattico San Carlo dove  sono esposti reperti archeologici e plastici, a testimonianza dei primi insediamenti umani nel territorio.

Forte richiamo esercita inoltre il Museo Pagani, in posizione leggermente defilata rispetto al centro abitato, ma raggiungibile facilmente percorrendo circa un km su via Gerenzano, che raccoglie opere di arte contemporanea all'aperto. Dal 1957 dà inoltre ampio spazio a opere di avanguardia create da importanti artisti di varie nazionalità e altrettante correnti artistiche. Futurismo, dadaismo e surrealismo sono ampiamente rappresentati e visitabili in un contesto unico che combina arte e natura.

Altri luoghi da scoprire sono l'Arco della Pispitia, costruito nel 1764,  in via dei Platani in fondo al Parco delle Scuole Medie Statali (a 200 metri dal Museo Didattico), la Cappella Visconte Cerini, opera ultimata nel 1939, edicola funeraria del Conte Cerini. Per la costruzione sono stati utilizzati marmi e bronzo di pregio, con numerose decorazioni e sculture. La Cappella dell'Immacolata ricorda invece la cacciata degli austriaci, con interventi di recupero conclusi nel 1848.

Dopo la visita di Castellanza si è pronti alla partenza vera e propria. Dal punto di inizio indicato, si percorre una prima parte in rettilineo lungo la stessa via che diventa via Redipuglia all'ingresso di Olgiate Olona, mezzo chilometro più avanti. Sulla destra di questo tratto, una delle zone industriali storiche, con un'area da poco recuperata a uso produttivo in territorio di Marnate, sull'altra sponda del fiume e in prossimità del viadotto dell'autostrada A8.

Il percorso prosegue in un contesto urbano, spesso in questa parte condiviso con la viabilità locale, comunque ridotta, con una serie di curve strette fino al passaggio sotto la Milano-Varese, dove una doppia curva cieca invita alla prudenza. Il breve tratto in salita prosegue poi nella prima parte dell'abitato di Olgiate Olona fino al Km 1,5. All'incrocio con Via per Marnate, la strada prosegue in discesa a destra verso la Valle e quindi l'abitato di Marnate. Risalendo a sinistra invece si entra nel centro di Olgiate Olona.

a cura di Agostino Penone

Olgiate Olona

 

 

 

 

Introduzione