L’Ecomuseo della Valle Olona ha adottato come logo la carta itineraria della Pieve di Olgiate Olona, redatta in occasione della visita pastorale di San Carlo, presumibilmente nel 1582.Il fiume Olona vi appare come l’elemento di raccordo fra le varie comunità sorte lungo il suo percorso, dalle sorgenti in territorio di Varese fino al suo sbocco, a Castellanza, nella valle padana verso Milano.
E così è stato per secoli, accompagnando e favorendo lo sviluppo di molte attività che nell’acqua del fiume Olona trovavano un elemento essenziale mantenendo anche un ruolo nella vita delle famiglie, ruolo ben rappresentato dai lavatoi pubblici distribuiti lungo il suo corso, oggi scomparsi.
Alla tradizionale attività agricola e molitoria si sono aggiunte nel tempo, in particolare a partire dalla seconda metà dell’ottocento, attività industriali che utilizzavano l’acqua sia come forza motrice sia come componente dei processi produttivi: industria della carta, della concia, tintorie e candeggi, cotonifici, industrie meccaniche e. a partire dai primi anni del 900, industrie chimiche.
Lo sviluppo imponente delle attività e la mancanza di una cultura della conservazione del patrimonio naturalistico hanno nel tempo trasformato, specie nel secondo dopoguerra, il Fiume Olona in una grande fogna a cielo aperto: gli isolotti biancastri e le schiume, talvolta colorate, che punteggiavano la superficie del fiume, i miasmi penetranti hanno accompagnato per molti anni il paesaggio del fiume Olona.
La nuova attenzione agli aspetti ambientali che si afferma negli Anni '60/70 si trasforma, faticosamente (anche per la necessità di ingenti risorse economiche) in interventi organici volti al risanamento del fiume e più complessivamente alla ricerca di un corretto equilibrio fra sviluppo ed ambiente.
La crisi di importanti settori produttivi insediati lungo il corso dell’Olona a partire dalla seconda metà degli anni 70, se ha creato situazioni critiche sul piano sociale, ha comunque favorito il processo del recupero del fiume con un miglioramento complessivo anche dell’ambiente circostante.
Oggi il percorso del fiume può essere l’occasione di ripercorrere la storia industriale della Valle Olona , punteggiata dagli scheletri delle attività industriali non più attive (per i quali si auspica un progetto di recupero a servizio delle comunità), ma anche riscoprire la bellezza naturalistica del fiume e la ricchezza di testimonianze storico-artistiche che le varie comunità conservano al loro interno.
Una guida in tal senso vuole anche proporsi come come aiuto e stimolo a riscoprire la Valle Olona , la sua storia, le sue bellezze.
a cura di Luigi Roveda |