Un territorio ricco di insediamenti umani e industriali quale la valle dell’Olona, contrariamente a quanto si possa credere, presenta un ecosistema con numerose varietà di piante, fiori e fauna, che può stupire persino chi la frequenta abitualmente.
Nei pendii che scendono verso il fiume prevalgono le brughiere caratterizzate principalmente dalla presenza massiccia di alberi di robinia e di arbusti come il ciliegio tardivo, il nocciolo, la fusaggine (detta anche berretto da prete, per via della particolare forma che hanno i frutti), il sambuco e il biancospino, mentre sono poche le specie di alberi che formavano le antiche foreste planiziali, tra questi querce, faggi, pioppi, salici, platani ed ontani. Questi ultimi, caratteristici degli ambienti umidi, sopravvivono in discreto numero lungo le rive del fiume.
Ma è il sottobosco che stupisce per la molteplicità delle specie di fiori presenti: a iniziare dal tardo inverno, verso la metà di febbraio, quando il terreno a volte è ancora ricoperto dalla neve, spuntano i primi bucaneve. Spesso, in concomitanza fiorisce un’altra delicata campanula, il campanellino. Insieme formano delle macchie bianche che colorano l’ancor brullo suolo del bosco. A ravvivarlo ulteriormente ci pensano subito dopo i vivaci fiori azzurro/blu della scilla bifolia che fioriscono in grande quantità, creando uno spettacolare colpo d’occhio, spesso puntellato dal giallo delle primule.
Con l’avanzare della stagione compaiono altri caratteristici fiori del sottobosco a iniziare dal dente di cane dal colore rosa, qualche volta confuso erroneamente col ciclamino (anch’esso fiorisce, ma in pochi angoli della valle, nella tarda estate inizio autunno). A far compagnia al dente di cane nello stesso periodo, spuntano i numerosissimi fiori bianchi dell’anemone nemorosa, accompagnati a loro volta dalla pervinca dal colore blu-porpora. I insieme ai precedenti formano bellissime tavolozze colorate nel sottobosco che nel frattempo ha iniziato a prendere colore grazie all’erba novella in crescita.
L’anemone nemorosa o bianca non è l’unica ranuncolacea che fiorisce in valle. In pochi altri luoghi si ha la possibilità di osservare altre due specie della famiglia: l’anemone gialla e l’anemone epatica dal colore viola, che a differenza della bianca fioriscono con pochi esemplari. Un altro ranuncolo, il favagello anch’esso di colore giallo cresce lungo le rive del fiume in discreta quantità.
A primavera inoltrata appare la falsa ortica macchiata che con i suoi numerosi fiori color porpora ricopre boschi e sentieri. Nello stesso periodo lungo i sentieri della valle Olona si diffonde un intenso odore: si tratta dell’aglio orsino che fiorisce in grande quantità. In minor numero spuntano i bianchi fiori dei mughetti e dell’ornithogallum umbellatum, comunemente chiamato latte di gallina. Negli incolti e al margine dei boschi nello stesso periodo si possono osservare i delicati fiori della rosa canina, che molto spesso fanno compagnia alle belle fioriture del biancospino e della robinia che imbiancano letteralmente i pendii. Anche la stellaria con i suoi minuscoli fiori bianchi ricopre vaste zone di bosco.
La primavera è dunque la stagione più propizia per effettuare passeggiate lungo la pista ciclopedonale o i sentieri dei boschi della valle favoriti anche dal clima gradevole. Ma anche l’estate ha le sue attrattive: a iniziare dai bellissimi iris gialli che crescono lungo i luoghi umidi e in altri creati artificialmente dall’uomo (come il laghetto della fitodepurazione di Gorla Maggiore) dove è possibile ammirare anche i bellissimi fiori delle ninfee e i gialli fiori dei nynphoides peltata.
Nella bella stagione molti fiori puntellano i prati come le comuni margherite, i cardi, (in pochi luoghi fiorisce anche il meno comune cardo dei lanaioli), le bianche ombrellifere che spesso ricoprono estese zone. Verso la fine della stagione appaiono in grande quantità lungo le rive del fiume i fiori color porpora dell’impatiens glandulifera chiamata anche non mi toccare in quando se toccati i suoi frutti esplodono proiettando tutt’intorno a grande velocità i semi, è una pianta originaria dell’Himalaya, importata in Europa a scopo ornamentale. Un’altra pianta importata, questa volta dall’America del Nord, che fiorisce nella tarda estate è il topinambur dai grandi fiori gialli simili a margherite giganti. I cespugli della bardana, invece si colorano di porpora, i frutti appiccicosi in autunno diventeranno compagni indesiderati per chi avrà la sventura di sfiorarli appena. Molti altri fiori colorano la stagione più calda dell’anno.
L’autunno in valle Olona oltre ai suoi tipici caldi colori, porta alla maturazione frutti e bacche, regalo gradito sia per noi sia per molte specie di animali. Sono presenti inoltre, parecchie varietà di funghi, alcune anche commestibili. Sicuramente la più comune è la mazza di tamburo, ma anche i chiodini sono presenti con numerose specie.
Infine l’inverno, che, pur non avendo fiori colorati da esibire, ha un fascino tutto suo. Lo si può apprezzare compiendo passeggiate nelle fredde mattine osservando le fantasiose e suggestive creazioni simili a gioielli che a volte una brinata sa offrire. La suggestione aumenta se la passeggiata avviene durante una nevicata, dove il paesaggio tutt’intorno sembra essere avvolto in un bianco e ovattato silenzio rotto solo dal cinguettio di qualche uccello.
I boschi e i prati della valle offrono infatti casa e rifugio a numerose specie di animali, dagli uccelli ai piccoli mammiferi agli invertebrati. Molte sono le specie animali presenti in valle, alcune facilmente visibili. Altre, per le loro abitudini notturne unite alla diffidenza nei confronti dell’uomo, non sono osservabili facilmente, se non per pura casualità o attraverso lunghi appostamenti derivati da una buona conoscenza della specie che si vuole osservare.
I più numerosi sono gli invertebrati che comprendono numerose famiglie: i lepidotteri (farfalle ) i coleotteri e gli aracnidi sono presenti con un cospicuo numero di varietà, anche se purtroppo in questi ultimi anni sono diminuiti di molto. Addirittura, alcune specie prima comuni sono diventate rare se non addirittura scomparse. Anche la famiglia degli odonati è ben rappresentata dalle numerose libellule a partire dalle piccole damigelle ai grossi anax imperator che volano costantemente sopra gli specchi d’acqua e lungo gli argini del fiume alla continua ricerca di prede.
Gli anfibi sono anch’essi presenti con la rana verde, la raganella (seppur in misura minore) la rana agile, il rospo comune, il rospo smeraldino. La loro presenza è spesso segnalata dal gracidare che nelle notti di primavera e inizio estate si ode nei pressi degli specchi d’acqua che li ospitano. Nelle stesse acque nuotano anche tartarughe che però non sono autoctone, ma sono specie acquistate e poi abbandonate. La più frequente e avvistabile è la tartaruga dalle orecchie rosse. Anche i tritoni e le salamandre, in particolare quella pezzata vivono nella valle dell’Olona.
Non mancano neppure i rettili, il più comune è senz’altro il biacco (lungo fino 160/170 cm). Gli fanno compagnia anche il saettone e la biscia dal collare, rettili comunque non velenosi e innocui, anche se a volte quando molestati possono mordere, in particolare il biacco.
Nelle acque del fiume vivono anche diverse specie di pesci e numerosi sono anche gli uccelli molti dei quali stanziali, pertanto visibili tutto l’anno, mentre altri sono presenti solo in determinate stagioni.
Tra gli stanziali e nidificanti il più grosso è l’airone cenerino, oramai visibile con numerosi esemplari in tutta la valle, nidifica in colonie (le garzaie), che utilizza per diversi anni di seguito. Comunissimi sono i germani e le gallinelle d’acqua, mentre più rare e localizzate sono le folaghe. Da qualche anno è comparso qualche esemplare di tuffetto, mentre anche a qualche coppia di martin pescatore presente lungo il fiume, fanno compagnia le ballerine bianche e gialle.
Nei boschi, oltre agli onnipresenti merli, vivono molte specie di uccelli. Tra questi, varie specie di picchio dal rosso maggiore al verde, al muratore. Tra gli uccelli di piccole dimensioni i più comuni sono i codibugnoli, le capinere, lo scricciolo, il pettirosso, i vari tipi di cince: dalla cinciallegra alla cincia bigia, alla cinciarella, il fringuello e il cardellino.
Nei mesi estivi è possibile osservare anche qualche esemplare di nitticora, un piccolo airone, che giunge da noi nel mese di aprile per ripartire a settembre. Un altro ardeide, l’airone bianco maggiore è presente nel periodo invernale. Quelle elencate sono le più comuni e avvistabili, ma molti altre specie di uccelli vivono in valle.
Sono presenti anche i rapaci sia diurni sia notturni. Tra questi il più comune è il gheppio, piccolo rapace visibile spesso mentre esegue lo spirito santo che consiste nel rimanere fermo in osservazione a mezz’aria. Altri rapaci diurni presenti sono la poiana, lo sparviero e in estate qualche esemplare di lodolaio. In alcune zone della valle, in particolare presso grosse discariche, vivono anche numerosi nibbi bruni. Tra i notturni, frequente è la civetta, ma sono presenti anche esemplari di allocco e gufo comune. Minore presenza fa registrare il barbagianni.
Gli alberi dei boschi sono la casa anche per molti piccoli mammiferi, molti dei quali di abitudini notturne. Questo fa si che la loro presenza spesso sia sconosciuta ai più. Numerose sono infatti le famiglie di ghiri, che vivacizzano le notti nei boschi della valle, in compagnia di un altro piccolo gliride: il moscardino chiamato anche topo delle nocciole, mentre è più avvistabile il simpatico scoiattolo rosso.
Scendendo dagli alberi e spostandoci nei campi sono numerose le specie di topi che li abitano oltre alle talpe. Non mancano anche i conigli selvatici e le lepri (in particolare le minilepri). Nel fitto dei boschi vivono anche alcuni esemplari di capriolo, a volte può succedere di riuscire ad avvistarli al mattino presto quando escono a pascolare nei campi.
Anche qualche esemplare di tasso vive nella valle dell’Olona, mentre al vertice della catena alimentare si pone la volpe rossa, presente con numerosi esemplari in tutta la valle.
Non resta, quindi, che intraprendere una passeggiata, anche breve, lungo il percorso ciclopedonale , o in uno dei tanti sentieri dei boschi che lo costeggiano per immergersi nel piccolo patrimonio verde della Valle Olona: sicuramente regalerà belle emozioni.
a cura di Marino Bianchi
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