Il Castello Visconteo di Fagnano Olona è situato sul ciglione che guarda il corso del fiume Olona e ha sempre avuto una funzione strategica di rilievo. Fin dall'alto medioevo, la Valle Olona rappresentava una naturale via di penetrazione da Nord verso la pianura milanese e perciò è naturale il trovare lungo la vallata una serie di fortificazioni sorte a vigilare il percorso iniziando da Varese, scendendo a Castiglione Olona, Castelseprio e appunto Fagnano Olona.
Il castello viene considerato l'antemurale di Castelseprio ed è citato nelle lotte tra i torrioni e i Visconti. Nel 1257 l'Arcivescovo milanese Leone da Perego abbandonata la città, si rifugiò nel Seprio, mentre da Milano partì Martino della Torre, Capitano del popolo, che giunto con le sue milizie a Fagnano assediò il castello che gli resistette e non fu conquistato.
Nel 1285 invece Fagnano Olonavisse di riflesso i fatti legati al Contado e alle lotte tra le fazioni Torrione e quelle Viscontee. Nell'ottobre di quell'anno le forze viscontee assediarono la fortezza di Castelseprio in quel periodo tenuta da Guido da Castiglione, seguace dei Torrioni. Abbandonata poi l'impresa si portarono a Fagnano Olona ma non sappiamo se in quell'occasione il castello subì dei danni.
Quando il Seprio passò definitivamente in mano ai Visconti, il castello fu tenuto da quel ramo familiare che si chiamò proprio dei Visconti di Fagnano. Il feudo fagnanese venne a dividersi in due parti distinte, una fu affidata al ramo di Giovanni Visconti di Gasparo grazie al quale si formarono i Signori di Fagnano, ramo che si estinse nel 1514. L'altra parte del feudo venne affidata ai discendente di Azzo Visconti, fratello di Giovanni e che formarono il ramo dei Visconti di Ierago. Mentre ai primi spettò il castello, i secondi abitarono nel cosiddetto Castellazzo e la parte feudale da loro detenuta si nominerà Comune di Azzo Visconti.
Il castello nel 1451 venne affidato da Francesco Sforza a Filippo Maria Visconti conte di Albizzate, e figlio del milite Gaspare e di Agnese Besozzi. Allo stesso venne confermato nel 1470 dal duca di Galeazzo Maria Sforza. Nei diari di Cicco Simonetta segretario ducale, è ricordato un soggiorno nel 1474 di Galeazzo Maria Sforza al castello di Fagnano durante una battuta di caccia. Infatti il duca alla fine di ottobre di quell'anno dopo aver cacciato a Castiglione, a Varese, e nei dintorni di Gallarate, trascorse la notte del 31 ottobre al castello di Fagnano, loco de Messer Filippo Visconti.
Nel 1500 il castello era ancora in piena efficienza e partecipe delle lotte che interessarono il gallaratese tra ducali, spagnoli e truppe francesi. È segnalato un assedio da parte delle truppe ducali al castello, presidiato dai francesi del capitano Valmontone. Circondato il fortilizio i ducali ruppero l'ostinata resistenza degli assediati snidandoli con cariche esplosive che fecero cadere una parete del castello. L'Imperatore Carlo V nel 1551 concesse il titolo di Conte di Fagnano a Vitaliano Visconti Borromeo.
A Gaspare Visconti, che succederà a Carlo Borromeo nel 1585 come Arcivescovo di Milano, sono attribuiti i lavori di ristrutturazione del castello già rovinato nei decenni precedenti. Nel trasformato castello l'Arcivescovo Gaspare Visconti trascorreva i periodi estivi e qui si rifugiò durante l'epidemia del 1587-88. Nel 1674 il feudo fagnanese era tenuto congiuntamente dai Visconti di Fontaneto e dai Visconti Borromeo.
Alla fine dell'ottocento il castello invece passa dai Visconti ai marchesi Tanzi e Ponti e, dal 1950 è di proprietà comunale, diventando la sede degli uffici amministrativi. Negli ultimi anni grazie alle varie Amministrazioni locali che si sono susseguite sono stati eseguiti importanti lavori di restauro sull'imponente facciata del castello, nel portico e nel secondo cortile con sistemazione e ammodernamento sia interno sia degli infissi. Un nuovo intervento sarebbe preventivato per finire il restauro del primo cortile e per riscoprire una sala sotterranea di cui si è scoperta l'esistenza nel 2007 a causa di forti tracce di umidità lasciati sulle pareti lungo il corridoio della sala consiliare.
Fonte: Pro Loco Fagnano Olona
Testo: Fausto Bossi
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